Saxofono

Quando Adolph Sax, intorno al 1840, arrivò a stabilire la forma definitiva dello strumento che più di tutte le altre sue creazioni lo avrebbe reso famoso, aveva bene in mente quelli che erano i suoi obiettivi: realizzare uno strumento che abbinasse una facile emissione ad un suono corposo.
Non passarono molti anni prima che il nuovo strumento a forma di pipa iniziasse ad imporsi: Berlioz lo inserì per la prima volta in orchestra nel suo Himne Sacré nel 1844, e dall’anno successivo in tutte le fanfare reali il sax contralto andò a sostituire l’oboe ed il sax baritono il fagotto.

La popolarità del saxofono nell’Europa della seconda metà dell’800 crebbe velocemente e gli permise di guadagnarsi sempre di più lo status di “strumento musicale”.
Venne conosciuto presto anche dalle bande d’oltre oceano: in Louisiana moltissime erano le colonie francesi in cui non mancavano di certo le bande militari, che in quel periodo erano arrivate a contenere ben 8 saxofoni.

Quando i militari francesi per motivi bellici furono costretti a partire precipitosamente per tornare in Europa, abbandonarono suppellettili e oggetti di varia natura, tra cui anche gli strumenti musicali: anche i sax inevitabilmente finirono sulle bancarelle dei mercatini popolari di New Orleans, dove si potevano acquistare a poco prezzo.

Lo strumento si iniziò a diffondere e nacquero anche i primi solisti.

Intorno al 1920 iniziò un fenomeno chiamato sax-mania: bande, orchestre da ballo, circhi, spettacoli di vaudeville: non vi era concerto in cui non si potesse trovare almeno una coppia di saxofoni in scena.
Ormai il saxofono rappresentava un’esigenza per il pubblico pagante, le nascenti swing band non potevano fingere di ignorarne l’esistenza e dopo un breve periodo di reticenza, fu adottato assieme a trombe, clarinetti e tromboni dalle orchestre stile New Orleans. Negli anni trenta, complice il fiorire di orchestre swing e la diffusione della radio, il saxofono si consacrò come lo strumento principe del nuovo genere che avrebbe segnato un’epoca della storia di un popolo nonché della musica stessa: il Jazz.

 

Docente di Sassofono al Liceo Musicale Attilio Bertolucci: Alessandro Creola 

SAXOFONO

PROGRAMMI/CONTENUTI – DISCIPLINA ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
REPERTORIO I repertori di seguito indicati sono da intendersi come indicativi di determinati livelli di competenze tecniche ed espressive sullo strumento. La dimensione individuale dell’insegnamento dello strumento consente una personalizzazione del percorso di apprendimento che valorizzi al meglio le potenzialità individuali degli studenti. 

Si allinea in uscita con i programmi di ammissione all’AFAM.

Primo Strumento

I BIENNIO
  • J. M. Londeix, “Les Gammes – Conjointes et en Intervalles” – Scale (Maggiori e Minori), Salti (dalle terze alle quinte), Arpeggi (triade, dominante, settima maggiore, diminuita), fino a N. 4 alterazioni
  • Giampieri, “Metodo Progressivo”
  • Mantovani, Invito al Sassofono” – Vol. I
  • Salviani – Vol. II
  • M. Mule, “Vingt-Quatre Études Faciles”
  • L. Niehaus, “Basic Jazz Conception” – Vol. I
  • M. Mule, “Dix Huit Exercise ou Etudes”
  • H. Klosé, “25 Etudes De Mecanisme”
  • Brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico, Jazz e contemporaneo da eseguire con accompagnamento pianistico.

(Esempio: P. Alessandrini – Outremer, A. Chailleux – Andante et Allegro, E. Bozza – Aria, C. Koechlin – Etudes, N. Rota – Il Padrino, J. Pachelbel – Canon in D, N. Sugawa – Recital Album I – The Classical Collection, R. Clérisse – Sérénade Variée, H. Sauguet – Sonatine Bucolique)

  • Respirazione
  • Cura e sistemazione dell’ancia
  • Origine ed evoluzione storica dello strumento
  • Lettura a prima vista
  • Cura e pulizia dello strumento
II BIENNIO
  • J. M. Londeix, “Les Gammes – Conjointes et en Intervalles” – Scale (Maggiori e Minori), Salti (dalle terze alle quinte), Arpeggi (triade, dominante, settima maggiore, diminuita), fino a N. 7 alterazioni, Pentatonica ed Esatonale
  • R. Jettl, “Tagliche Studien”
  • A. F. Cuneo, “Scale e 24 Studi”
  • Salviani – Vol. 4
  • W. Ferling, “48 Etudes”
  • M. Mule, “Exercices journalieres”
  • M. Mule, “Etudes Variées”
  • H. Klosé, “15 Etudes Chantantes”
  • H. Klosé, “25 Exsercises Journaliers”
  • L. Niehaus, “Intermediate Jazz Conception” – Vol. II
  • L. Niehaus, “III. Advanced Jazz Conception” – Vol. III
  • O. Di Domenico, “Capricci”
  • G. Senon, “16 Etude Rythmo -Techniques”
  • Brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico, Jazz e contemporaneo da eseguire con accompagnamento al Pianoforte, Arpa.

(Esempio: F. W. Ferling – “48 Etudes”, P. Alessandrini – “Lagune”, A. Ponchielli – Concerto in Mib Maggiore, H. Tomasi – Ballade, J. Francaix – Cinque Danze Esotiche, C. koechlin – Etudes, A. Jolivet – Fantaisie Impromptu, J. Demersseman – Fantasie, N. Sugawa – New Essential Repertoire, A. Ghidoni – Nocturne et Sicilienne, P. Bonneau – Suite, D. Milhaud – Scaramouche, P. Hindemith – Sonata)

  • Attività di Quartetto di Saxofoni (Soprano, Alto, Tenore e Baritono): brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico e jazz, da eseguire in base agli elementi, forniti dal docente.
  • Lettura a prima vista
  • Trasporto
  • Soli e passi orchestrali
  • Origine ed evoluzione storica dello strumento
QUINTO ANNO
  • J. M. Londeix, “Les Gammes – Conjointes et en Intervalles” – Scale (Maggiori e Minori), Salti (dalle terze alle quinte), Arpeggi (triade, dominante, settima maggiore, diminuita), fino a N. 7 alterazioni, Pentatonica ed Esatonale
  • M. Mule, “Etudes Variées”
  • Salviani – Vol.4
  • A. Piazzolla, “6 Tango Etudes”
  • F. Richter, “10 Studi”
  • J. H. Luft, “24 Etudes”
  • C. Paessler, “24 Larghi”
  • M. Decruk, “Ecole Moderne”
  • G. Lacour, “28 Studi”
  • M. Mule, “30 Grandi Studi”
  • Brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico, Jazz e contemporaneo da eseguire con accompagnamento al Pianoforte, Arpa.
  • (Esempio: P. Creston – Sonata, R. Boutry – Divertimento, J. Williams – Escapades da “Catch Me If You Can “, A. Scott – Sonata)
  • Attività di Quartetto di Saxofoni (Soprano, Alto, Tenore e Baritono): brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico e jazz, da eseguire in base agli elementi, forniti dal docente.
  • Lettura a prima vista
  • Trasporto
  • Soli e passi orchestrali

Secondo Strumento

I BIENNIO
  • J. M. Londeix, “Les Gammes – Conjointes et en Intervalles” – Scale (Maggiori e Minori), Salti (dalle terze alle quinte), Arpeggi (triade, dominante, settima maggiore, diminuita), fino a N. 3 alterazioni
  • Giampieri, “Metodo Progressivo”
  • Mantovani, Invito al Sassofono” – Vol. I
  • Salviani – Vol. I e II
  • M. Mule, “Vingt-Quatre Études Faciles”
  • L. Niehaus, “Basic Jazz Conception” – Vol. I
  • Brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico e contemporaneo da eseguire con o senza accompagnamento pianistico o in forma di duetto, forniti dal docente.
  • Respirazione
  • Cura e sistemazione dell’ancia
  • Evoluzione storica dello strumento
  • Cura e pulizia dello strumento
II BIENNIO
  • J. M. Londeix, “Les Gammes – Conjointes et en Intervalles” – Scale (Maggiori e Minori), Salti (dalle terze alle quinte), Arpeggi (triade, dominante, settima maggiore, diminuita), fino a N. 5 alterazioni
  • M. Mule, “Dix Huit Exercise ou Etudes”
  • H. Klosé, “25 Etudes De Mecanisme”
  • H. Klosé, “15 Etudes Chantantes”
  • H. Klosé, “25 Exsercises Journaliers”
  • L. Niehaus, “Basic Jazz Conception” – Vol. I
  • Brani di varie epoche tratti dal periodo classico-romantico e contemporaneo da eseguire con accompagnamento pianistico o in forma di duetto, forniti dal docente
  • Attività di Quartetto di Saxofoni (Soprano, Alto, Tenore e Baritono): brani di varie epoche tratti dal periodo barocco, classico e jazz, da eseguire in base agli elementi, forniti dal docente.
  • Lettura a prima vista
  • Evoluzione storica dello strumento