Il contrabbasso, diretto discendente del violone e della viola da gamba, è il più grande fra gli strumenti della famiglia degli “archi”, cioè del violino. Viene quindi suonato con l’arco ma spesso anche pizzicando le corde.
Esistono principalmente due modelli di arco per suonare il contrabbasso, uno detto “alla tedesca” (impugnatura simile al violone e alla viola da gamba) e l’altro “alla francese” (simile al violino). In realtà è stato ormai dimostrato che queste due tecniche e i relativi modelli di archi nascono proprio in Italia alcuni secoli fa distinguendosi da regione a regione, per poi diffondersi in tutta Europa nel corso della storia. Oggi in tutto il mondo continuano infatti ad esistere entrambe le “scuole” (al Liceo Musicale di Parma è possibile studiare tutte e due le tecniche o sceglierne una).
Il contrabbasso per sua fortuna è veramente uno strumento molto versatile e viene spesso utilizzato in diversi contesti musicali, nella musica “classica” ma soprattutto nel “jazz”.
Data la sua caratteristica di produrre suoni molto bassi, la sua funzione principale è chiaramente quella di contribuire a creare le fondamenta della musica stessa, in orchestra e in gruppi più piccoli di insieme e da camera, come in ogni contesto in cui viene utilizzato.
Spesso i compositori nel corso della storia hanno anche attribuito a questo strumento temi e momenti musicali riflessivi, intimi, grotteschi, ironici, buffi, violenti, malinconici e anche allegri.
Non manca certamente un repertorio solistico abbastanza vario: anche Mozart e Haydn scrissero brani solistici per questo strumento e per ogni epoca storica ci furono infatti grandi virtuosi- compositori (spesso italiani) a rappresentare il contrabbasso nel mondo.
Gli sbocchi professionali di questo strumento e più precisamente i repertori si possono ritrovare nella musica antica e barocca (Vivaldi – Bach), nel repertorio classico (Mozart – Haydn), romantico (da Beethoven al primo ‘900), nella musica del ‘900, nella musica contemporanea, nel jazz, nel tango e nella milonga (dal tango tipico a Piazzolla), e nel klezmer, fusion, rock, folk, salsa, flamenco, ecc…
Cliccando questo link è possibile vedere come, ad esempio da alcuni brevi estratti della famosa Sinfonia n. 5 di L.v. Beethoven (inizio del 3° tempo “Allegro”, in realtà uno dei momenti più intimi della “sinfonia del destino”), la sezione dei bassi crei le fondamenta del brano, le cui frasi musicali verranno in seguito consegnate alle altre sezioni strumentali dell’orchestra (violini e fiati). Si tratta quindi di uno dei momenti fondamentali, arduo e delicato, per la fila dei contrabbassi, non a caso è un brano chiesto spesso ai concorsi per diventare orchestrale.
Qui invece un esempio dal Carnevale degli animali di Camille Saint-Saens, il momento ironico e buffo dell’Elefante.
Un altro breve brano del periodo romantico composto da Giovanni Bottesini per contrabbasso e pianoforte, raffinate melodie da salotto ottocentesco.
E qui invece un importante Concerto solistico dello stesso autore e periodo.
Una milonga di Astor Piazzolla, Oblivion: in questa bellissima versione per fagotto e quintetto di archi il contrabbasso suona l’accompagnamento (la milonga) con il pizzicato.
Due grandi contrabbassisti jazz che “giocano” e duettano.
Una giovane contrabbassista jazz in grado di cantare mentre suona passaggi difficili.
Alcune improvvisazioni free con contrabbasso, elettronica e chitarra elettrica (1 – 2 – 3). Infine Jolivando, un brano recente scritto per contrabbasso solo.
docente di Contrabbasso al Liceo Musicale Attilio Bertolucci: Prof. Gregorio Ferrarese
CONTRABBASSO |
PROGRAMMI/CONTENUTI – DISCIPLINA ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE |
REPERTORIO | |
Primo Strumento |
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Primo biennio |
Esempio di brani per cb. e pf.: Saint-Saëns, l’Elefante dal Carnevale degli animali; Lancen, Si j’étais…; oppure altri semplici brani di pari difficoltà |
Secondo biennio |
Esempio di brani per cb. e pf.: Giovannino, le 2 Sonate; Vivaldi, 6 Sonate trascritte; De Fesch, le 2 Sonate trascritte; oppure altri brani di pari difficoltà |
Quinto anno |
Esempio di brani per cb. e pf.: Eccles, Sonata; Bottesini, Reverie; Koussevitzky, Valse Miniature; Breuer, Sonatina; Dragonetti-Nanny, Concerto; Dittersdorf, Concerto n. 2; oppure altri brani di pari difficoltà, comprese le trascrizioni |
Secondo Strumento |
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Primo biennio |
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Secondo biennio | Scale e arpeggi (2 ottave), con colpi d’arco di media difficoltà
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