Corno

Corno francese: una lunga storia!

Strumento aerofono facente parte della categoria degli ottoni a bocchino, il corno francese nasce, così come lo conosciamo noi, nella seconda metà del Seicento.
Prima di allora si può parlare di corno naturale o corno da caccia: uno strumento consistente in tubi metallici ritorti e la parte finale svasata, la campana.

 

 

LE ORIGINI: IL CORNO DA CACCIA

Come il corno francese odierno, questo strumento prevedeva il bocchino, ma lo strumento veniva
impugnato nella parte di tubo vicino all’imboccatura, avvinghiando il resto intoro al braccio, visto che il suonatore nel frattempo aveva un cavallo da gestire! Lo strumento poteva produrre solo gli armonici naturali, quindi più acuti e ravvicinati tra loro. Prima del corno da caccia in ottone, troviamo strumenti ancestrali che venivano semplicemente ricavati da corna vaccine.

 

 

 

L’EVOLUZIONE: IL CORNO NATURALE

I dettagli del passaggio del corno francese da corno da caccia a strumento d’arte non sono indicati da nessuna parte. Quasi certamente la trasformazione avvenne in Francia: per aumentare la confusione, sappiamo che in Inghilterra lo strumento veniva chiamato French Horn, ma allo stesso tempo in Francia prendeva il nome di Cor Allemand. Dalla metà del Seicento il corno francese si sviluppò su diversi aspetti per arrivare alla sua versione “definitiva” un centinaio di anni più tardi.
I cambiamenti più sostanziali: si passa da un canneggio corto a un canneggio più lungo, da un diametro ampio del tubo a un diametro stretto, da un canneggio puramente conico ad uno in parte conico e in parte cilindrico, da un padiglione (o campana) piccolo a un padiglione ampio e svasato, da un bocchino a tazza (come quello delle trombe) al bocchino a imbuto proprio del corno francese. Questi cambiamenti formali influirono inevitabilmente anche sul suono stesso prodotto dallo strumento e consentirono di ampliare notevolmente l’estensione del corno francese: da un timbro che ricordava quello della cornetta e della tromba, si passò a quello pastoso e malinconico del corno che conosciamo.

 

IL CORNO FRANCESE OGGI

Il corno è oggi uno strumento traspositore in Fa: la distanza tra la nota scritta e la nota d’effetto è di una quinta giusta. Nel corno singolo, accordato in FA o in Sib, vi sono tre valvole che vengono azionate con la mano sinistra per deviare l’aria in tubature aggiuntive e cambiare l’altezza del suono prodotto, ovvero la nota che si intende suonare.
Il più comune corno doppio in Fa e Sib, che si può considerare lo standard moderno, “combina”  i due corni: possiede una quarta valvola
azionata dal pollice, che devia l’aria ad dal canneggio in Fa (3,94mt) ad quello in Sib (2,95mt), passando agevolmente dai suoni gravi e pieni del corno in Fa a quelli più acuti e squillanti del corno in SIb. Questo permette di suonare più agevolmente nella zona acuta dello strumento, usata sempre più spesso dai compositori.
Il timbro è versatile: può essere soffice e profondo, pieno, scuro e pastoso, ma anche squillante e maestoso. Uno degli elementi più caratteristici dello strumento è l’uso della mano destra: infatti la posizione classica del suonatore prevede la mano sinistra impegnata a destreggiarsi con i tasti, mentre la destra sorregge lo strumento. In realtà è proprio la mano destra che conferisce al corno francese il suo inconfondibile suono ovattato: cambiando la posizione all’interno della campana si può scurire il suono ottenendo l’effetto stoppato della sordina e correggere l’intonazione.

  1. Link:

    1.R. Strauss: “Concerto per corno n. 1 in Mib maggiore”
    https://www.youtube.com/watch?v=EQH0C5yB6JI

  2. A. Mozart: “Quintetto in Mib maggiore K407 per corno e archi”

    https://www.youtube.com/watch?v=dFw4YWJ-pIc

  3. Horner: “Titanic”

    https://www.youtube.com/watch?v=u7sTTv_A3IQ

  4. Zimmer: “Pirates of Carabbean”

    https://www.youtube.com/watch?v=1BbNDxDGMCw

  5. Williams: “Jurassik Park”

    https://www.youtube.com/watch?v=EAJT9Bk_GeQ

docenti di Corno al Liceo Musicale Attilio Bertolucci: A. Orlandi, F. Bazzini

PRIMO STRUMENTO

I BIENNIO
  • Comprensione e acquisizione delle tecniche respiratorie
  • Esercizi di buzzing con il bocchino
  • Emissione del suono e suo controllo
  • Sviluppo dell’attacco di fiato e di lingua
  • Esecuzione nelle 2 ottave centrali del CORNO (Sib1 –Sib3)
  • Applicazione delle acquisizioni di Teoria e Lettura della Musica
  • Mantenimento funzionale dell’impostazione e della postura
  • Manutenzione (montaggio,funzionamento, pulizia) del corno
  • Scale, arpeggi, salti maggiori e minori fino a 3 alterazioni
  • The Dale Clevenger French Horn Method di D. Clevenger
  • Look, Listen and Learn – vol. 1 di Ph. Sparke
  • First Fifty exercises di Barry Tucwell
  • First Book  of pratical studies for French Horn di R. W. Getchell
  • F Horn Solos ed. Belvin Mills – 1° vol.
  • duetti, trascrizioni di altro materiale originale e non.
  • Semplici  brani di varie epoche da eseguire con accompagnamento pianistico
  • Lettura a prima
II BIENNIO
  • Scale, arpeggi, salti maggiori e minori fino a 5 alterazioni
  • Playing the horn di B. Tuckwell
  • Look, Listen and Learn – vol. 2 di Ph. Sparke
  • Second Book of pratical studies for French Horn di R. W. Getchell
  • 60 exercises di C. Kopprasch – prima parte
  • De Angelis – studi tratti dalla prima e dalla seconda parte
  • F Horn Solos ed. Belvin Mills –  2° vol.
  • Sei pezzi melodici di C. Gounod
  • Romanza di C. Saint Saens
  • Brani di media difficoltà di varie epoche da eseguire con accompagnamento pianistico
  • Lettura a prima vista
  • studio del trasporto in Mib con brani di repertorio e non
QUINTO ANNO
  • Scale, arpeggi, salti maggiori e minori in tutte le tonalità
  • Playing the horn di B. Tuckwell
  • 60 exercises di C. Kopprasch – prima parte
  • De Angelis – prima e seconda parte
  • Oscar Franz – metodo per corno
  • Notturno di F. Strauss
  • Concerti n. 1 e 3 di W. A. Mozart
  • Sonata e Concerto di P. Hindemith
  • Lettura a prima vista e passi orchestrali
  • studio del trasporto in Mib con brani di repertorio e non
  • Vari brani tratti dal repertorio romantico e moderno, con e senza l’accompagnamento del Pianoforte
Secondo strumento
I BIENNIO
  • Comprensione e acquisizione delle tecniche respiratorie
  • Esercizi di buzzing con il bocchino
  • Emissione del suono e suo controllo
  • Sviluppo dell’attacco di fiato e di lingua
  • Esecuzione nelle 2 ottave centrali del CORNO (Sib1 –Sib3)
  • Applicazione delle acquisizioni di Teoria e Lettura della Musica
  • Mantenimento funzionale dell’impostazione e della postura
  • Manutenzione (montaggio,funzionamento, pulizia) del corno
  • Scale, arpeggi, salti maggiori e minori fino a 3 alterazioni
  • The Dale Clevenger French Horn Method di D. Clevenger
  • Look, Listen and Learn – vol. 1 di Ph. Sparke
  • First Fifty exercises di Barry Tucwell
  • First Book  of pratical studies for French Horn di R. W. Getchell
  • F Horn Solos ed. Belvin Mills – 1° vol.
  • duetti, trascrizioni di altro materiale originale e non
  • Semplici  brani di varie epoche da eseguire con accompagnamento pianistico
  • Lettura a prima vista
II BIENNIO
  •  Scale, arpeggi, salti maggiori e minori fino a 5 alterazioni
  •  Playing the horn di B. Tuckwell
  •  Look, Listen and Learn – vol. 2 di Ph. Sparke
  •  Second Book of pratical studies for French Horn di R. W. Getchell
  •  De Angelis – studi tratti dalla prima e dalla seconda parte
  •  F Horn Solos ed. Belvin Mills –  2° vol.
  •  Brani di media difficoltà di varie epoche da eseguire con accompagnamento pianistico
  • Lettura a prima vista

 

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